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Superbonus, il Parlamento chiede di prorogare il 110%


gruppo di palazzi moderni con siepi


Negli emendamenti al DL 212/2023 la proposta di concedere ulteriori due mesi a chi ha già realizzato gran parte dei lavori


Chi ha completato per almeno il 70% al 31 dicembre 2023 lavori agevolati dal superbonus 110% potrà fruire delle stesse condizioni per ulteriori 60 giorni a partire da quello successivo all’entrata in vigore della legge di conversione del nuovo Decreto Superbonus. È quanto chiedono 3 dei 130 emendamenti al DL 212/2023, presentati in Commissione Finanze della Camera.


Ricordiamo che il DL 212/2023, nuovo Decreto Superbonus, fa salvi i lavori già eseguiti nei cantieri superbonus 110%, consentendo a coloro i quali non dovessero riuscire a completare gli interventi di non restituire tutto il bonus di cui hanno beneficiato, e prevede un contributo per aiutare i cittadini con redditi bassi a far fronte alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.


I 3 emendamenti identici sono stati proposti da Ubaldo Pagano (PD), Renate Gebhard (Gruppo misto) e Saverio Congedo (FdI). Tuttavia, quest’ultimo lo ha ritirato nel giro di poche ore. La proposta emendativa recepisce la richiesta dell’Ance di prorogare il superbonus 110% al 29 febbraio 2024, per salvare 25.000 cantieri condominiali sui 40.000 ad oggi incompiuti.


Altri emendamenti propongono proroghe più o meno lunghe (febbraio 2024, giugno 2024) e diverse percentuali di completamento dei lavori (70%, 60%). Oppure chiedono di allungare da 4 a 10 anni il periodo di detrazione delle spese dall’Irpef e di portare dagli attuali 15.000 euro a 25.000 il tetto del reddito di riferimento per avere diritto al contributo destinato ai redditi bassi, a parità di dotazione (circa 16 milioni di euro) del Fondo.

Per discutere degli emendamenti presentati, è in programma per oggi un incontro tecnico tra il relatore al ddl di conversione del DL 212/2023, Guerino Testa (FdI), e il Governo.

Fonte: Edilportale

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