Le sanzioni da 1000 a 5000 euro scattano per le violazioni della congruità della manodopera e se non è stato nominato il direttore lavori
Sono in vigore le misure più restrittive sulla congruità della manodopera. È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 95/2024 di conversione del decreto Coesione.
La legge introduce un sistema di sanzioni più severe, anche a carico dei privati, per contrastare il fenomeno dei cantieri irregolari.
Come funziona la congruità della manodopera nei lavori privati
Nei lavori di valore complessivo pari o superiore a 70mila euro è prevista la verifica obbligatoria della congruità della manodopera sull’opera complessiva da parte del Direttore dei lavori, se nominato, o del committente prima del saldo finale.
Se dalle verifiche risulta che l’impresa è irregolare, ma il saldo viene versato lo stesso, il Direttore dei lavori, se nominato, o il committente privato sono colpiti da una multa da 1000 a 5mila euro.
L’introduzione della sanzione a carico dei committenti privati è una novità abbastanza recente, introdotta per la prima volta dal Decreto PNRR 4, che però prevedeva sanzioni per i cantieri di valore complessivo pari o superiore a 500 mila euro. La legge di conversione del Decreto PNRR 4, entrata in vigore il 1° maggio 2024, è stata subito sorpassata dal Decreto Coesione.
Prima di queste novità, le conseguenze delle irregolarità venivano pagate solo dalle imprese, che dal 1° novembre 2021 devono consegnare il Durc di congruità ai committenti di lavori privati dai 70mila euro. In caso di mancata congruità della manodopera, la Cassa edile competente segnalava l’impresa, che veniva iscritta nella banca dati delle imprese irregolari.
Le regole della congruità della manodopera dei lavori pubblici
Gli appalti pubblici di qualsiasi importo sono soggetti all’obbligo di congruità della manodopera. Le verifiche spettano al responsabile del progetto, che deve effettuarle prima dell’erogazione del saldo finale.
Se il saldo viene erogato in presenza di irregolarità, la Stazione Appaltante valuta negativamente la performance e trasmette la documentazione all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
Fonte: Edilportale