IMU 2025: cosa cambia per l’acconto del 16 giugno? Nuove regole e scadenze da conoscere
- Agefis
- 16 giu
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Il pagamento dell'acconto IMU 2025 previsto per il 16 giugno 2025 resta invariato nonostante le modifiche introdotte dal recente decreto fiscale. Tuttavia, cambiano le scadenze per i Comuni e le modalità di approvazione delle aliquote per il prossimo anno. Questo articolo chiarisce cosa devono sapere i proprietari di immobili, come verificare l'aliquota corretta da applicare e quali rischi si corrono con i nuovi prospetti ministeriali.
Quali sono le novità IMU introdotte dal decreto fiscale di giugno 2025?
Il decreto sposta al 15 settembre 2025 il termine per l’approvazione del prospetto ministeriale con le aliquote IMU, ma non incide sull’acconto del 16 giugno.
Il Governo ha approvato una proroga utile per i Comuni in ritardo nell'adozione del prospetto IMU 2025. La scadenza originaria era il 28 febbraio, ora posticipata al 15 settembre. Questo slittamento salva le delibere approvate da marzo in poi, ma non incide sull’acconto perché quest’ultimo deve basarsi su aliquote e detrazioni del 2024. Il contribuente, dunque, deve fare riferimento al sito del Dipartimento delle Finanze e cercare la delibera 2024 del proprio Comune. Solo in pochi casi (es. riduzione già pubblicata per il 2025) è possibile anticipare l’applicazione delle nuove aliquote.
Come si calcola l’acconto IMU 2025 in assenza delle nuove delibere?
L’acconto va calcolato sulla base dell’aliquota e della detrazione dell’anno precedente, indipendentemente dalla situazione del 2025.
Il pagamento in scadenza riguarda la situazione patrimoniale del primo semestre 2025 e si calcola usando l'aliquota deliberata per il 2024, spalmata su dodici mesi. In particolare:
si consulta il sito del MEF (Finanze) e si seleziona “Anno delibera: 2024”;
si individua la delibera del proprio Comune;
si calcola l’imposta sulla rendita catastale rivalutata, applicando le aliquote previste per la propria fattispecie.
Nota: Se il Comune ha già approvato e pubblicato un’aliquota 2025 più favorevole, è facoltà del contribuente applicarla anche per l’acconto. Ma si tratta di casi rari.
Che cos’è il prospetto ministeriale IMU e come funziona?
Il prospetto è uno strumento standardizzato che raccoglie le scelte dei Comuni sulle aliquote IMU, secondo un modello uniforme definito dal MEF.
Introdotto con il DM 7 luglio 2023 e modificato dal DM 6 settembre 2024, il prospetto obbliga i Comuni a esprimersi in modo uniforme su sei macro-tipologie di immobili:
Abitazione principale di lusso (A/1, A/8, A/9)
Fabbricati rurali strumentali
Fabbricati produttivi (gruppo D)
Altri fabbricati
Terreni agricoli
Aree fabbricabili
Per ogni categoria, i margini di manovra variano:
Alcune, come le abitazioni di lusso, prevedono solo la scelta dell’aliquota;
Altre, come gli “altri fabbricati”, hanno fino a 90 variabili interne, tra cui categoria catastale, tipologia d’uso e tipo di contratto di locazione.
Il prospetto ha lo scopo di rendere leggibili le delibere comunali, ma la sua complessità (combinazioni “on/off”, alternative logiche “e/o”) può generare confusione. Inoltre, non saranno più pubblicate le delibere integrali: sarà quindi essenziale interpretare correttamente il prospetto pubblicato.
Cosa succede se il Comune non approva il prospetto entro la scadenza?
Se il Comune non trasmette il prospetto ministeriale entro il 14 ottobre 2025, si applicheranno le aliquote base, spesso molto più basse di quelle deliberate localmente.
Fino al 2024, l’assenza di delibera comportava la conferma delle aliquote precedenti. Dal 2025 in poi, invece:
l’omissione porterà all’applicazione delle aliquote standard definite per legge;
per molti Comuni ciò significa una perdita di gettito, dato che le aliquote base sono solitamente inferiori a quelle massime spesso adottate;
per i contribuenti può risultare in un vantaggio fiscale inatteso (se l’omissione si prolunga oltre il termine).
FAQ – Domande frequenti sull’IMU 2025
Devo considerare le delibere 2025 per l’acconto di giugno?
No, l’acconto va calcolato sulle delibere 2024. Solo se il Comune ha già pubblicato nuove aliquote valide per il 2025 è possibile utilizzarle.
Dove trovo le aliquote valide?
Sul sito del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.it), selezionando l'anno 2024 per le delibere approvate.
Se il Comune non invia il prospetto entro ottobre?
Verranno applicate le aliquote base nazionali per tutto il 2025, che sono in genere più basse rispetto a quelle deliberate.
Cosa rischio se interpreto male il prospetto?
Il prospetto è complesso e soggetto a errori di lettura. In caso di pagamento errato, possono esserci sanzioni o necessità di conguaglio a saldo.