Di chi è la responsabilità se qualcuno cade in condominio con impianti di illuminazione temporizzati?
Non è raro ritrovarsi nella spiacevole situazione di restare bloccati, al buio, in mezzo alle scale di un palazzo. Questo accade perché in molti condomìni, per evidenti ragioni di risparmio, gli impianti di illuminazione sono temporizzati. Ma di chi è la responsabilità se qualcuno cade? Lo spiega la sentenza del Tribunale di Latina, la 806/2024. Vittima dell’incidente la parente di un condomino che, rovinando a terra, si era fratturata un piede.
Faceva perciò causa al condominio che chiamava in causa la compagnia di assicurazioni e si difendeva definendo le pretese avversarie del tutto inammissibili. Gli obblighi di controllo e manutenzione delle scale - precisava l’amministratore - erano stati perfettamente adempiuti; al momento dell’evento i gradini erano integri e privi di anomalie. La causa della caduta era perciò imputabile alla stessa attrice, che avrebbe dovuto usare maggiore cautela e aspettare il riaccendersi delle luci prima di muoversi.
Non la pensano così i giudici del Tribunale di Latina, secondo i quali sussisteva la responsabilità prevista dall’articolo 2051 del Codice civile ovvero quella da custodia. Non vi è dubbio che la situazione di pericolo rappresentata dallo spegnimento delle luci era circostanza prevedibile ma la condotta imprudente non appare di per sé idonea a escludere la responsabilità per custodia del condominio, che è il custode dei beni e degli impianti.
Dall’istruttoria era inoltre emerso che la durata dell’illuminazione regolata con temporizzatore non fosse adeguata a consentire di poter scendere da un piano all’altro in tutta sicurezza. E tra l’altro nell’edificio non c’era l’ascensore. Pertanto alla danneggiata spetta un risarcimento ravvisandosi un concorso di responsabilità con il condominio.
Fonte: IlSole24Ore