Mercato immobiliare 2024: il ruolo del Sismabonus e le prospettive per il 2025
- Agefis
- 17 mar
- Tempo di lettura: 3 min

Il 2024 si chiude con un mercato immobiliare in forte crescita, trainato dall’aumento delle compravendite e dal boom delle nuove costruzioni. Il Sismabonus Acquisti, in scadenza il 31 dicembre 2024, ha incentivato le operazioni di demolizione e ricostruzione con criteri antisismici, spingendo molti acquirenti a concludere le transazioni per beneficiare delle detrazioni fiscali.
Crescita delle compravendite nel 2024: dati e trend
Secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, il quarto trimestre del 2024 ha registrato un incremento del 7,6% nelle compravendite rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è stata particolarmente significativa nel Sud, dove le transazioni sono aumentate del 10,7%, e nel Nord Est, con un incremento del 9%.
Il segmento delle nuove costruzioni ha mostrato una performance ancora più marcata, con un aumento delle vendite del 46% rispetto all’anno precedente. In termini assoluti, il numero di abitazioni di nuova costruzione vendute è passato da 19.000 a 27.800 unità nel giro di un anno, portando la loro quota sul totale delle transazioni dal 7,7% al 12,8%. Al contrario, il mercato delle abitazioni esistenti ha registrato un incremento più contenuto, attestandosi al 3,6%.
Il ruolo del sismabonus acquisti nella crescita del settore
Uno dei principali motori di questa crescita è stato il Sismabonus Acquisti, l’incentivo fiscale che ha favorito la demolizione e ricostruzione degli immobili con criteri antisismici. Questo bonus ha reso più conveniente l’acquisto di nuove abitazioni in edifici completamente rinnovati, spingendo gli acquirenti a concludere le operazioni entro il 31 dicembre 2024 per usufruire delle detrazioni fiscali.
Mutui in calo e accesso al credito più facile
Anche il mercato dei mutui ha avuto un ruolo determinante nell’andamento del settore immobiliare. Sebbene la quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario sia leggermente diminuita, attestandosi al 41,5%, il capitale complessivo erogato per l’acquisto di immobili ha raggiunto quasi 12 miliardi di euro, segnando un incremento di oltre 2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2023.
Uno degli elementi chiave di questa dinamica è stato il calo del tasso medio di interesse, sceso dal 4,5% al 3,3%. Questa riduzione ha reso i mutui più accessibili, incentivando soprattutto l’acquisto della prima casa, che ha rappresentato il 71% delle transazioni.
Andamento nelle grandi città: Roma e Milano trainano il mercato immobiliare
L’analisi delle principali città italiane conferma il trend positivo. Roma e Milano hanno guidato la crescita del mercato residenziale, con un aumento delle compravendite rispettivamente del 9,6% e del 9,5%.
Nella Capitale, la quota di acquisti con mutuo ha superato il 50%, con una forte incidenza delle agevolazioni per la prima casa, che hanno riguardato l’85% delle transazioni. Milano ha registrato una particolare espansione del segmento delle nuove costruzioni, che ha rappresentato il 23% delle vendite totali. Al contrario, Napoli è stata l’unica grande città a segnare un calo delle compravendite (-1,9%), evidenziando una tendenza opposta rispetto agli altri centri urbani.
Il mercato delle locazioni: trend contrastanti tra Roma e Milano
Sul fronte delle locazioni, il mercato ha mostrato tendenze differenti a seconda delle città. Complessivamente, il numero di contratti di affitto registrati è leggermente diminuito dello 0,3%, ma il valore complessivo dei canoni è aumentato del 3,7%.
A Roma si è verificata una contrazione del mercato degli affitti, con una riduzione del 7,2% nei nuovi contratti e un leggero calo anche dei canoni annui (-0,9%), in particolare per i contratti a canone agevolato. Milano, invece, ha visto un incremento del 5,5% nelle locazioni, con un significativo aumento del 6,9% dei canoni e una crescita record del 97,6% delle locazioni a canone concordato.
Prospettive per il 2025: cosa aspettarsi
Guardando al 2025, le prospettive per il mercato immobiliare restano complessivamente positive, sebbene la fine del Sismabonus Acquisti possa determinare un rallentamento della domanda di nuove costruzioni.
Molto dipenderà dall’andamento dei tassi di interesse, che continuerà a influenzare la capacità di accesso al credito. Inoltre, la dinamica del mercato delle locazioni merita attenzione, soprattutto nelle grandi città, dove le esigenze abitative stanno evolvendo rapidamente.
Nonostante alcune incertezze, il settore sembra avviato verso un consolidamento della crescita, con la possibilità di nuove opportunità per investitori e acquirenti nel 2025.