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Sismabonus acquisti, vendite anche al grezzo


Un uomo e due donne che lavorano al computer


Agevolazione disponibile anche per le unità acquistate in una categoria provvisoria


L’agenzia delle Entrate conferma, anche a livello centrale e non più solo locale, che il sismabonus acquisti (nella versione maggiorata del comma 1-septies dell’articolo 16 del Dl n. 63/2013) è possibile anche se le unità immobiliari acquistate sono classificate in una delle categorie catastali “provvisorie” (ad esempio, F/3 «unità in corso di costruzione»), facenti parte di edifici demoliti e ricostruiti in zona sismica 1, 2 o 3, sui quali, entro la data di stipula dell’atto di compravendita, risultano ultimati gli interventi sulle parti strutturali, con il conseguente miglioramento di una o di due classi di rischio sismico richiesto dalla norma. È quanto si ricava dalla risoluzione n. 14/E pubblicata ieri in risposta ad un quesito posto dall’Ance e che segue anche la risposta ad interpello n. 907-1381/2023 della Direzione Regionale del Veneto (si veda «Il Sole-24 Ore» del 1° marzo).


Si tratta di una conferma importante, in quanto l’agevolazione (pari al 75%-85% delle spese risultanti dal rogito immobiliare, entro un ammontare massimo di costi pari a 96mila euro per ciascuna unità) riguarda le spese sostenute entro il 31 dicembre del 2024, data entro la quale l’Agenzia ha sempre ritenuto (ribadendolo anche nella risoluzione in esame) che debba essere stipulato anche l’atto di compravendita, che la norma richiede debba intervenire entro 30 mesi dall’ultimazione dei lavori. È, quindi, del tutto possibile che a tale data l’intervento immobiliare non sia giunto ad un punto tale da poter dare la fine lavori complessiva, ma risultino, comunque, ultimati gli interventi sulle parti strutturali dell’edificio (oggetto di asseverazione da parte del tecnico incaricato) e non quelli di finitura sulle singole unità compravendute.


Nel caso esaminato dalla Risoluzione, le singole unità all’atto della compravendita saranno accatastate in categoria F/3 («unità in corso di costruzione»), mentre nell’ipotesi affrontata dalla Dre Veneto erano presenti unità accatastate in categoria F/4 («Unità in corso di definizione»): si tratta di categorie provvisorie introdotte per vari scopi, tra cui proprio quello di permettere la cessione anche in attesa dell’ultimazione dei lavori di finitura (Circolare n. 4/T/2009). In proposito, afferma l’Agenzia, il mancato completamento dei lavori nonché la classificazione catastale provvisoria delle unità potranno assumere rilievo, ai fini della compravendita, in applicazione di normative non fiscali (risposta ad interrogazione parlamentare n. 507778 del 29 marzo 2022) ma non impediscono l’accesso al bonus.


Poiché poi, in base all’articolo 2, comma 3, lettera c), del Dl n. 11/2023 - in deroga al blocco generalizzato all’esercizio delle opzioni – per il sismabonus acquisti è possibile procedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura in tutte le situazioni in cui, alla data del 16 febbraio 2023, sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori, nulla osta al riconoscimento di tali opzioni agli acquirenti (Circolare n. 27/E/2023).

Fonte: IlSole24Ore

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