Comunicazione fine lavori CILA: è obbligatoria o solo consigliata? Risposta definitiva e implicazioni tecniche
- Agefis
- 6 giu
- Tempo di lettura: 3 min

La comunicazione di fine lavori per la CILA, pur non essendo espressamente imposta dalla normativa come per SCIA o PdC, è fortemente raccomandata. Serve a documentare formalmente la conclusione dell’intervento, evitando problemi su stato legittimo dell’immobile, variazioni catastali e accesso alle detrazioni fiscali.
È obbligatorio chiudere formalmente una CILA?
No, non è obbligatorio per legge, ma nella pratica tecnica e documentale è altamente consigliato. Il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001), all’art. 6-bis, non impone un obbligo formale di comunicare la fine lavori per la CILA. Tuttavia, la presenza nel testo normativo di riferimenti alla comunicazione e alla trasmissione di documenti (come il DOCFA) lascia intendere che la chiusura sia prevista come atto conclusivo dell’intervento.
Molti Comuni, infatti, richiedono la fine lavori anche per la CILA, applicando per analogia regole di tempistica e procedura simili a quelle previste per SCIA e PdC. Non chiudere formalmente una CILA può lasciare la pratica “pendente” sul portale edilizio e creare incertezze legali.
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Qual è il valore della comunicazione di fine lavori CILA per lo stato legittimo dell’immobile?
È determinante per cristallizzare la legittimità urbanistica e agevolare compravendite o controlli.
Dopo il Decreto “Salva Casa” (DL 69/2024), lo stato legittimo dell’immobile può essere attestato anche solo dal titolo edilizio che ha disciplinato l’ultimo intervento, compresa la CILA. Per approfondire in modo tecnico e aggiornato questi aspetti, partecipa al seminario online di 2 ore “Lo stato legittimo degli immobili dopo il DL Salva Casa”, pensato specificamente per professionisti del settore.
In questo scenario, comunicare formalmente la chiusura è essenziale per documentare la conclusione dei lavori e attribuire certezza temporale e giuridica all’intervento. Questo è particolarmente rilevante per evitare contestazioni su abusi edilizi, sanatorie o verifiche notarili in fase di vendita.
Perché la fine lavori CILA è utile per le detrazioni fiscali?
Non è obbligatoria per ottenere i bonus, ma aiuta a dimostrare con chiarezza il periodo agevolato. L’Agenzia delle Entrate richiede la conservazione delle abilitazioni amministrative per accedere al Bonus Ristrutturazioni.
Anche se la fine lavori non è richiesta espressamente, dichiararla formalmente:
delimita il periodo agevolato (utile in caso di più interventi);
agevola i controlli da parte dell’Agenzia;
rafforza la posizione del contribuente in caso di verifica.
In pratica, la comunicazione di fine lavori è uno strumento di tutela documentale anche dal punto di vista fiscale.
Cosa dice la modulistica unificata? La CILA è inclusa?
Sì, il modulo standard include espressamente anche la CILA. La modulistica unificata nazionale, introdotta in Conferenza Unificata il 4 maggio 2017, prevede un modello unico di “Comunicazione Fine Lavori” che include le “comunicazioni”, ovvero anche la CILA. Se ti occupi di pratiche edilizie e vuoi interpretare correttamente l’uso della modulistica dopo il DL Salva Casa, puoi partecipare al seminario Agefis pensato per i tecnici, che offre chiarimenti operativi sullo stato legittimo.
Il fatto che tale modello:
non sia stato rimosso né modificato dal Decreto Salva Casa (contrariamente ad altri moduli),
preveda espressamente l’uso per CILA, rafforza ulteriormente la tesi secondo cui la comunicazione sia parte integrante, anche se non sanzionata, del ciclo procedurale edilizio.
FAQ – Domande frequenti sulla comunicazione fine lavori CILA
La comunicazione fine lavori per CILA è obbligatoria?
Formalmente no, ma nella pratica è fortemente consigliata da tecnici, comuni e professionisti.
Cosa rischio se non comunico la fine lavori CILA?
La pratica rimane formalmente aperta. Potresti avere problemi con:
atti notarili;
stato legittimo dell’immobile;
accesso alle detrazioni fiscali;
futuri controlli edilizi o fiscali.
Quanto tempo ho per comunicare la fine lavori?
Non esiste un termine fisso a livello nazionale per la CILA, ma molti Comuni adottano una prassi di 30 giorni dalla conclusione dei lavori.
È utile anche se non ho fatto variazioni catastali?
Sì. Il riferimento al DOCFA è solo un caso particolare. Anche senza variazioni catastali, la comunicazione aiuta a chiudere formalmente l’intervento.
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