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Comunità Energetiche Rinnovabili 2025: nuovi incentivi, più comuni ammessi e regole retroattive

  • Immagine del redattore: Agefis
    Agefis
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min
quartiere eco futuristico

Le nuove regole sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ampliano la platea dei beneficiari, permettono un anticipo del 30% del contributo, estendono le scadenze e applicano retroattivamente gli incentivi più favorevoli. L’obiettivo del MASE è rilanciare il meccanismo con misure più flessibili e inclusive.



Chi può accedere ora agli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili?


Dal 2025, anche i Comuni fino a 50.000 abitanti possono accedere ai contributi a fondo perduto per le CER. Questo allargamento decuplica la soglia demografica precedente, estendendo la misura a centri urbani di medie dimensioni.


Estensione ai Comuni medio-grandi


Il decreto MASE firmato nel 2025 ha aggiornato in modo sostanziale i requisiti di accesso: se prima erano ammesse solo le amministrazioni sotto i 5.000 abitanti, oggi la soglia si estende a 50.000. La scelta riflette la volontà del Governo di coinvolgere territori più ampi e incentivare l’autonomia energetica anche nelle aree semi-urbane.



Quanto e come cambia il contributo economico per le CER?


Il contributo a fondo perduto resta al 40%, ma si può ora ottenere un anticipo fino al 30%, rispetto al 10% precedente. Inoltre, le regole prevedono cumulabilità senza riduzioni con altri incentivi.


Maggiore liquidità per i soggetti attuatori


Il nuovo anticipo del 30% aumenta la sostenibilità economica dei progetti in fase iniziale, fornendo risorse liquide utili a coprire i primi costi. L’erogazione del saldo sarà basata sulla conclusione effettiva dei lavori, e non più sulla sola firma del contratto di incentivazione.


Incentivi cumulabili e senza penalizzazioni


Uno degli elementi più attesi: è ora possibile cumulare l’incentivo CER con altri bonus (es. PNRR, Superbonus, incentivi regionali) senza decurtazioni. Questa modifica apre nuove opportunità di finanziamento soprattutto per soggetti privati e cooperative.



Come cambiano i tempi per la realizzazione e l’entrata in esercizio?


I nuovi termini spostano la deadline per la messa in esercizio al 31 dicembre 2027, con 24 mesi di margine dopo la fine dei lavori. In precedenza, tutto doveva concludersi entro giugno 2026.


Flessibilità contro ritardi e revoche


Il decreto allinea i tempi alle reali difficoltà burocratiche e tecniche, come gli allacci alla rete o le autorizzazioni lente. La finestra temporale allargata punta a evitare revoche per scadenze non rispettate, migliorando la stabilità dei progetti.



Le nuove regole sono retroattive?


Sì: le nuove condizioni si applicano anche alle domande già presentate. I progetti avviati potranno così beneficiare delle nuove scadenze e dell’anticipo rafforzato.


Un vantaggio per chi ha già investito


La retroattività è un elemento chiave del decreto: consente di recuperare risorse, ricalibrare i cronoprogrammi e accedere a condizioni migliorative, senza penalizzare chi ha già presentato domanda in un contesto più rigido.




FAQ – Domande frequenti sulle nuove CER 2025


Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?

Un insieme di soggetti (enti, cittadini, imprese) che condividono l’energia prodotta da impianti rinnovabili, ottimizzando autoconsumo e benefici ambientali ed economici.


Il 40% di contributo a fondo perduto vale per tutti?

Sì, con la nuova norma anche Comuni fino a 50.000 abitanti accedono al 40%. Prima era limitato ai territori sotto i 5.000.


Si può cumulare con il Superbonus?

Sì. Le nuove regole eliminano le decurtazioni in caso di cumulo con altri incentivi, incluso il Superbonus o altre misure regionali.


Entro quando vanno ultimati i lavori?

Gli impianti devono essere ultimati entro il 30 giugno 2026 ed entrare in esercizio entro 24 mesi dalla fine lavori, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.


Le nuove misure valgono anche per chi ha già presentato domanda?

Sì. Il decreto prevede l’applicazione retroattiva, quindi chi ha già inoltrato domanda può beneficiare delle nuove condizioni.

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