La sensibilità assicurativa dei geometri: cosa dicono i dati
Quest’oggi Il Sole 24 Ore, ha pubblicato un articolo a cura della giornalista Valeria Uva con un’analisi dettagliata basata sull’indagine condotta da GruppoPiù per Agefis, che fotografa l’approccio dei geometri italiani al mondo assicurativo. Questo studio offre uno spaccato unico delle tendenze, delle barriere e delle opportunità legate alla gestione del rischio, evidenziando come il settore possa evolvere per rispondere alle esigenze di una categoria in continuo cambiamento.
Tra le principali evidenze: quasi il 95% dei geometri ha sottoscritto una polizza RC obbligatoria, segno di aderenza agli obblighi normativi e consapevolezza del rischio e il 40% valuta positivamente le polizze infortuni, mentre il 33% è interessato alla tutela legale. Anche le polizze sanitarie (22%) iniziano a emergere come necessità.
L’età media dei partecipanti evidenzia una predominanza di professionisti con esperienza (70% sopra i 50 anni), mentre la partecipazione dei giovani under 40 rappresenta solo il 13%.
Barriere all’accesso e sfide per il settore assicurativo
Nonostante la crescente consapevolezza, il settore deve affrontare alcune criticità:
Il costo delle polizze rappresenta il principale ostacolo (52%) alla sottoscrizione di coperture aggiuntive.
Il 22% dei partecipanti ha espresso sfiducia verso il settore, mentre il 15% segnala difficoltà nella comprensione dei prodotti offerti.
Infine, solo il 3% dei partecipanti si ritiene competente in ambito assicurativo, sottolineando la necessità di percorsi formativi mirati.
Priorità e preoccupazioni dei geometri
I dati rivelano come le preoccupazioni personali influenzino le scelte assicurative.
Salute e impossibilità di lavorare sono i due fattori considerati prioritari rispettivamente dal 67% e dal 50% dei partecipanti. Inoltre, il benessere dei familiari (32%) è un’altra area di attenzione, riflettendo l’importanza di un approccio olistico alle coperture assicurative.
Canali di acquisto preferiti
Il 76% dei geometri preferisce rivolgersi a un agente o broker assicurativo, evidenziando l’importanza del rapporto diretto e della consulenza personalizzata. Tuttavia, il 23% inizia a considerare i canali digitali, come le assicurazioni online.
Soluzioni per un settore in evoluzione
Per rispondere alle sfide evidenziate dall’indagine è necessario innanzi tutto migliorare la trasparenza e rendere più comprensibili i set informativi delle polizze, che oggi ottengono un punteggio medio di 2,3 su 5. Inoltre, è opportuno offrire percorsi di alfabetizzazione assicurativa per aumentare la fiducia e la competenza dei professionisti. Infine, si rende opportuna anche l'introduzione di soluzioni flessibili e personalizzate per rendere accessibili le polizze facoltative.
L’indagine di GruppoPiù evidenzia un panorama in evoluzione, con geometri sempre più consapevoli delle proprie necessità assicurative ma ostacolati da costi e barriere informative. Promuovere una cultura assicurativa orientata alla trasparenza e alla fiducia potrebbe rappresentare il vero catalizzatore per una maggiore diffusione di coperture adeguate, migliorando sia la sicurezza professionale che personale.