Intelligenza Artificiale e obblighi di formazione: cosa cambia per Geometri e Professionisti Tecnici con il DDL S.1146
- Agefis
- 21 mar
- Tempo di lettura: 4 min

DDL S.1146 e Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale: il contesto normativo
L’avanzata dell’Intelligenza Artificiale (IA) nei settori professionali sta spingendo il legislatore italiano a definire un quadro normativo chiaro e coerente con le direttive europee. Il Disegno di Legge S.1146, intitolato “Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale”, mira ad armonizzare la normativa nazionale con l’AI Act europeo, approvato nel marzo 2024.
Il DDL, attualmente in discussione alla Camera dopo l’approvazione in Senato, non è ancora legge, ma è altamente probabile che entri in vigore entro la fine del 2025. Al suo interno sono presenti disposizioni specifiche per gli ordini professionali, con una particolare attenzione alle professioni tecniche, tra cui spiccano quelle del geometra, ingegnere, architetto e perito industriale.
Tra gli obiettivi principali:
Garantire un uso consapevole dell’IA nei diversi ambiti professionali;
Promuovere la formazione e l’alfabetizzazione digitale;
Ridefinire criteri di responsabilità e compenso per i professionisti che impiegano sistemi IA.
Formazione obbligatoria sull’IA: cosa prevede l’art. 22 del DDL S.1146
Una delle disposizioni più rilevanti del DDL S.1146 è contenuta nell’articolo 22, comma 2, lettera c, che introduce un nuovo obbligo formativo per gli iscritti agli ordini professionali:
“[…] gli ordini professionali devono prevedere percorsi di alfabetizzazione e formazione, per i professionisti e per gli operatori dello specifico settore, all’uso dei sistemi di intelligenza artificiale.”
Un cambio di paradigma per la formazione professionale
Questa previsione implica che gli Ordini, inclusi quelli dei geometri, ingegneri, architetti, agronomi, periti industriali, avvocati e commercialisti, saranno tenuti a:
Introdurre corsi obbligatori sull’uso consapevole e sicuro dell’IA;
Offrire percorsi formativi anche per chi parte da competenze digitali di base;
Fornire aggiornamenti costanti sui rischi, le responsabilità legali e le implicazioni deontologiche dell’uso di tecnologie IA.
L’impatto dell'Intelligenza Artificiale per i geometri
Per i geometri, che già operano con strumenti digitali avanzati, l’obbligo di formazione sull’intelligenza artificiale è una diretta conseguenza dell’evoluzione tecnologica del settore. Alcuni strumenti già diffusi includono:
Software di rilievo fotogrammetrico e LIDAR potenziati da IA;
Modellazione 3D con capacità predittiva automatizzata;
Gestione digitale di pratiche edilizie e catastali tramite IA;
Valutazione immobiliare automatizzata con algoritmi intelligenti.
Con il DDL, l’uso di questi strumenti richiederà competenze certificate, riconosciute formalmente dagli ordini professionali. Per comprendere meglio come utilizzare questi strumenti in modo consapevole, puoi già oggi accedere al seminario in streaming "Intelligenza Artificiale per i Professionisti Tecnici", della durata di due ore, realizzato da AGEFIS. Un’opportunità concreta per aggiornare le tue competenze.
Equo compenso modulabile: responsabilità e valore della competenza
Oltre alla formazione, l’articolo 22 introduce anche un’importante novità sul fronte economico: il riconoscimento di un compenso professionale “modulabile” in funzione dell’impiego dell’intelligenza artificiale. Questo approccio tiene conto di tre fattori chiave:
Livello di competenza tecnica richiesta per l’utilizzo dell’IA;
Grado di responsabilità assunto dal professionista;
Rischi connessi all’uso di sistemi automatizzati, soprattutto in caso di errori.
Come cambia il compenso per i geometri
Per un geometra, questa nuova logica può tradursi in:
Tariffe più elevate per incarichi che prevedano l’uso di IA avanzata;
Possibilità di definire contrattualmente le responsabilità legate a eventuali errori dell’IA;
Valorizzazione delle competenze certificate acquisite tramite corsi specifici sull’IA.
Si tratta di un modello professionale rinnovato, che riconosce non solo l’impiego dell’IA, ma soprattutto la capacità del professionista di governarla con competenza, etica e responsabilità.
Formarsi prima che diventi obbligatorio: un vantaggio competitivo
Anche se il DDL non è ancora legge, i segnali normativi sono chiari: la formazione sull’intelligenza artificiale diventerà un requisito essenziale per l’esercizio delle professioni tecniche.
Anticipare l’obbligo per prepararsi al futuro
Per i professionisti, prepararsi già ora significa:
Evitare corse all’ultimo minuto per adempiere agli obblighi una volta entrati in vigore;
Acquisire conoscenze aggiornate e certificate, che aumentano la competitività;
Adattarsi al cambiamento normativo e tecnologico con maggiore serenità e consapevolezza.
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Il ruolo degli Ordini e dei Collegi territoriali
Saranno gli Ordini professionali e i Collegi territoriali, come quello dei geometri, a dover attivare:
Corsi di alfabetizzazione sull’IA, anche per utenti con scarse competenze digitali;
Percorsi di formazione continua, con focus su strumenti e applicazioni settoriali;
Incontri e aggiornamenti sulle implicazioni deontologiche e giuridiche dell’uso dell’IA.
Conclusione: IA e professioni tecniche, un nuovo standard da costruire oggi
Il Disegno di Legge S.1146 rappresenta un primo passo concreto verso una regolamentazione nazionale dell’intelligenza artificiale in ambito professionale. Sebbene non ancora vincolante, il DDL stabilisce con chiarezza l’importanza della formazione e della responsabilità nell’utilizzo delle tecnologie intelligenti.
Per i geometri e tutti i professionisti tecnici, investire oggi nella formazione non è solo un dovere etico, ma anche una scelta strategica. Le competenze sull’IA, certificate e dimostrabili, rappresenteranno un vantaggio competitivo, oltre che una tutela giuridica e deontologica.
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