Chieste correzioni su obbligo di comunicazione dati catastali, scheda informativa da consegnare e riapertura delle asseverazioni
I nuovi adempimenti Superbonus, contenuti nel DL 39/2024, non sono precisi e rischiano di creare incertezze, ma anche di danneggiare i professionisti. Lo ha affermato l’Ing. Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica di ENEA, intervenuta in Commissione Finanze del Senato nell’ambito del ciclo di audizioni sul disegno di legge di conversione del nuovo Decreto “Superbonus”.
Nuovi adempimenti Superbonus, dati catastali già in possesso dell'Enea
Dopo una premessa in cui ha affermato che i bonus edilizi hanno creato benefici in termini di efficientamento energetico e di creazione di posti di lavoro, l’ing Bertini ha spiegato di prendere atto della necessità di apportare correttivi per rivedere le criticità derivanti dalle norme sul Superbonus e si è concentrata sulle novità del nuovo Decreto Superbonus (DL 39/2024). Enea ha analizzato in primo luogo il nuovo adempimento a carico di chi realizza interventi di efficientamento energetico agevolati con il Superbonus, ovvero l’obbligo di trasmettere a Enea:
I dati catastali relativi all’immobile oggetto degli interventi
L’ammontare delle spese sostenute entro il 30 marzo 2024 (data di entrata in vigore del DL 39/2024)
L’ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenute dal 30 marzo 2024 e nel 2025
Le percentuali delle detrazioni spettanti per le spese
Sul primo punto, Enea ha precisato che Enea già chiede i dati catastali, quindi questa previsione nel nuovo adempimento Superbonus potrebbe risultare inutile.
Nuovi adempimenti Superbonus, non confonderli con le schede Ecobonus
Enea ha spiegato che l’obbligo di fornire le informazioni aggiuntive riguarda i lavori agevolati con il Superbonus. Tuttavia, il DL 39/2024 fa riferimento alle comunicazioni da inviare all’Enea ai sensi dell'articolo 16, comma 2-bis, del DL 63/2013.
La norma citata, ha spiegato Bertini, si riferisce alle schede descrittive dell’ecobonus, mentre il legislatore voleva probabilmente integrare le asseverazioni relative al Superbonus. Enea ha quindi chiesto una correzione per evitare che gli asseveratori pensino di dover utilizzare le vecchie schede.
Rischio estensione assicurativa con i nuovi adempimenti Superbonus
Enea ha ricordato che il 4 aprile è stato il temine ultimo per inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione relativa alla scelta dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Dato che il nuovo Decreto Superbonus ha eliminato la remissione in bonis, cioè la possibilità di correggere gli errori formali o le omissioni di tali comunicazioni, molti tecnici hanno presentato le asseverazioni, necessarie per scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito, senza le integrazioni previste dal nuovo decreto.
Questo significa che le asseverazioni dovrebbero essere riaperte per integrare i documenti mancanti. Quando si riapre un’asseverazione, ha spiegato Enea, è necessario che il professionista abbia la polizza assicurativa attiva e c’è il rischio che molti professionisti, con la polizza in scadenza, siano costretti ad estendere la propria copertura assicurativa.
La polizza cui si riferisce Enea è quella che i professionisti devono stipulare obbligatoriamente per redigere le asseverazioni Superbonus. Enea ha quindi proposto che sia obbligato alla presentazione delle informazioni aggiuntive solo chi non ha ancora inviato l’asseverazione.
Fonte: Edilportale