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Superbonus e bonus edilizi, regole diverse sulla comunicazione Enea


Persone che lavorano al computer in ufficio


La Cassazione cambia rotta e assume una linea morbida sull’Ecobonus mentre il Governo attua una ulteriore stretta sul Superbonus


Le regole sui termini di invio della comunicazione Enea relativa ai bonus edilizi non sono chiare nonostante le detrazioni fiscali esistano da anni.

L’Agenza delle Entrate, i Tribunali e la stessa Enea negli anni sono giunti a conclusioni diverse in merito alla comunicazione Enea relativa agli interventi agevolati con l’ecobonus. Il risultato è una generale incertezza, nonostante l’ecobonus sia ormai in scadenza a fine 2024.

Sembra esserci più chiarezza sulle regole della comunicazione Enea nell’ambito del bonus ristrutturazioni.

Per quanto riguarda il Superbonus, la normativa non lascia spazio a molti dubbi e diventa sempre più restrittiva.

 

Il nuovo caso della comunicazione Enea ecobonus

A rimettere in dubbio le regole sui termini di invio della comunicazione Enea relativa agli interventi agevolati con l’Ecobonus 50%-65% è stata la sentenza 7657/2024 della Cassazione.

Con questa pronuncia, i giudici hanno affermato che i termini per l’invio della comunicazione Enea ecobonus non sono perentori. La normativa prevede che la comunicazione Enea, contenente l’Attestato di prestazione energetica (APE) e la descrizione degli interventi, vada inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori agevolati con l’ecobonus.

I giudici hanno spiegato che la comunicazione Enea ha una finalità statistica e mira a monitorare il risparmio energetico raggiunto con gli interventi realizzati. Secondo i giudici, non si tratta quindi di un elemento che implica la decadenza dell’ecobonus. Questo significa che l’omesso invio della comunicazione Enea può essere sanato anche oltre il termine di 90 giorni.

La Cassazione si è espressamente discostata da una sua precedente ordinanza (34151/2022) con cui aveva invece affermato che una comunicazione Enea ecobonus tardiva causava la perdita della detrazione.


Incertezze normative sulla comunicazione Enea

La normativa sui termini per la comunicazione Enea ecobonus non è mai stata chiara e l’ultima pronuncia della Cassazione potrebbe non risolvere i dubbi. Fino ad ora, l’Agenzia delle Entrate ha interpretato la normativa in senso restrittivo, affermando che i termini della comunicazione Enea ecobonus sono perentori e che eventuali ritardi causano la revoca della detrazione.

Per avvalorare la propria tesi, l’Agenzia delle Entrate si è rifatta all’ordinanza della Cassazione del 2022, mentre qualche anno prima l’Enea, nelle sue faq, aveva affermato che gli errori o le omissioni possono essere sanati.

Tornando all’ultima sentenza della Cassazione, bisogna evidenziare che i giudici sono arrivati alla conclusione che i termini della comunicazione Enea ecobonus non sono perentori facendo riferimento alla Risoluzione 46/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate. Questa risoluzione, però, si riferisce agli interventi edilizi e tecnologici che beneficiano del bonus ristrutturazioni ma comportano anche un risparmio energetico.

Si tratta quindi di due riferimenti normativi diversi, che l’ultimo intervento della Cassazione sembra aver confuso.

Le regole della comunicazione Enea sul bonus ristrutturazioni sono sempre state chiare. La normativa stabilisce l’obbligo di invio, ma non prevede una sanzione, quindi nessuno, neanche l’Agenzia delle Entrate, ha mai ritenuto i termini perentori.


Comunicazione Enea Superbonus

Anche le regole sulla comunicazione Enea Superbonus sono chiare. Data l’alta percentuale di detrazione, il Superbonus ha sempre avuto regole più rigide rispetto agli altri bonus e il Decreto “Asseverazioni” ha da subito stabilito le modalità di invio della comunicazione Enea, contenente le asseverazioni e gli APE pre e post intervento, e le sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci.

Il costo del Superbonus, che il Governo reputa eccessivo, ha spinto l’esecutivo a varare una serie di strette per depotenziare e rendere meno attrattiva la detrazione.

L’ultima riguarda proprio le comunicazioni da inviare all’Enea. Il nuovo DL 39/2024 ha infatti aumentato il numero di tali comunicazioni. Oltre alle asseverazioni e agli APE è ora obbligatorio inviare all’Enea:

  • i dati catastali relativi all’immobile oggetto degli interventi

  • l’ammontare delle spese sostenute entro il 30 marzo 2024 (data di entrata in vigore del DL 39/2024)

  • l’ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenute dal 30 marzo 2024 e nel 2025

  • le percentuali delle detrazioni spettanti per le spese

Il nuovo obbligo riguarda tutti i lavori in corso e i nuovi lavori da avviare.


Fonte: Edilportale

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