Nuovo Testo Unico Edilizia 2025: cosa cambia con silenzio assenso e autocertificazioni?
- Agefis
- 18 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Il nuovo Testo Unico per l’Edilizia introduce importanti novità in termini di semplificazione normativa. Il Dpr 380/2001 sarà riformato con un decreto legislativo che punta a razionalizzare i procedimenti edilizi, potenziando strumenti come autocertificazioni, asseverazioni e silenzio assenso per ridurre l'incertezza e i tempi burocratici.
Cosa prevede il nuovo Testo Unico per l’edilizia?
La riforma introduce chiarezza e semplificazione nei titoli abilitativi e nei procedimenti amministrativi.
Il disegno di legge delega, attualmente in fase di avvio, mira a revisionare profondamente il Dpr n. 380/2001, integrando nuove logiche basate su razionalizzazione, certezza dei tempi e responsabilizzazione dei professionisti. Le principali novità includono:
Perimetrazione chiara di CILA, SCIA e permesso di costruire
Maggiore ruolo per autocertificazioni e asseverazioni
Applicazione del silenzio assenso e del silenzio devolutivo
Potenziamento dello sportello unico per l’edilizia (SUE)
Questa struttura normativa sarà il nuovo riferimento per cittadini, tecnici e imprese, evitando ambiguità interpretative e snellendo l’iter autorizzativo.
Quali titoli abilitativi edilizi verranno modificati o confermati?
CILA, SCIA e permesso di costruire saranno mantenuti, ma con definizioni più rigorose e applicazioni semplificate.
Uno degli obiettivi dichiarati è eliminare le sovrapposizioni normative. Ogni intervento edilizio sarà associato in modo univoco al titolo abilitativo corretto, riducendo i margini di discrezionalità comunale e contenzioso amministrativo. Le modifiche previste:
CILA: limitata a interventi manutentivi e ordinari, con esplicite esclusioni.
SCIA: riservata a opere di ristrutturazione leggera o urbanisticamente conformi.
Permesso di costruire: richiesto per interventi di nuova costruzione o ristrutturazione pesante.
Questa razionalizzazione andrà accompagnata da chiarimenti su concetti chiave come “ristrutturazione edilizia” e “sostituzione edilizia mediante demolizione e ricostruzione”.
Come funzionano autocertificazioni, asseverazioni e silenzio assenso nel nuovo testo?
Autocertificazioni e silenzio assenso accelerano i tempi e responsabilizzano i tecnici.
La riforma attribuisce un ruolo centrale ai professionisti, che potranno autocertificare e asseverare la conformità dei progetti rispetto alla normativa vigente. Questo comporta:
Maggiore responsabilità per i tecnici nella verifica preliminare dei requisiti urbanistici e edilizi
Tempi certi per la Pubblica Amministrazione, oltre i quali scatteranno il silenzio assenso o il silenzio devolutivo (trasferimento della competenza a un livello superiore)
Questa evoluzione normativa mira a ridurre l’inerzia amministrativa e ad abilitare processi edilizi più fluidi e prevedibili.
In che modo la riforma incide su rigenerazione urbana e cambi di destinazione d’uso?
Si semplificano i cambi d’uso e si promuove la rigenerazione urbana, con norme più chiare e stabili.
Il nuovo Testo Unico si estende anche ai temi della rigenerazione urbana, con l’obiettivo di incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In particolare:
Cambi di destinazione d’uso semplificati per le unità immobiliari, seguendo il tracciato del decreto “Salva casa”
Norme univoche su demolizione e ricostruzione, per chiarire la definizione di sostituzione edilizia
Maggiore coerenza urbanistica grazie all’integrazione tra edilizia e strumenti di pianificazione
Tutto questo si inserisce in un disegno più ampio di coerenza legislativa, necessario per superare le ambiguità che hanno generato contenziosi, come accaduto nel caso “Salva-Milano”.
FAQ: domande frequenti sulla Riforma del Testo Unico Edilizia
Cosa significa silenzio assenso nel nuovo Testo Unico edilizia?
Se l’amministrazione non risponde entro i termini previsti, la pratica si considera automaticamente approvata, salvo casi specifici.
Quali vantaggi porta l’autocertificazione?
Riduce i tempi di attesa, attribuendo ai professionisti la responsabilità della verifica di conformità, senza attendere l’approvazione preventiva della PA.
Quando entrerà in vigore il nuovo Testo Unico?
Il disegno di legge è in fase iniziale. Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, sarà emanato un decreto legislativo. La piena operatività è attesa nei prossimi mesi del 2025.
Cosa cambia per il cambio di destinazione d’uso?
Il nuovo testo prevede procedure più snelle, soprattutto per destinazioni compatibili e in ambiti urbani consolidati, in linea con quanto anticipato dal decreto “Salva casa”.