Decreto Requisiti Minimi 2025: cosa cambia davvero per la prestazione energetica degli edifici?
- Agefis
- 7 giorni fa
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Il nuovo Decreto Requisiti Minimi 2025 aggiorna le metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e introduce modifiche puntuali ma decisive che influenzano APE, relazioni Legge 10, ristrutturazioni e progettazione di edifici nuovi ed esistenti. Il provvedimento integra norme tecniche aggiornate, nuove verifiche su trasmittanze e ponti termici, e recepisce le direttive europee più recenti (EPBD III e IV), con un impatto immediato su progettisti, tecnici energetici e imprese edili.
Quali sono le principali novità del Decreto Requisiti Minimi 2025?
Il decreto introduce aggiornamenti alle norme UNI, ridefinisce l’edificio di riferimento, semplifica alcune verifiche e recepisce le direttive europee EPBD III e IV.
Il Decreto aggiorna e sostituisce gli Allegati 1 e 2 del D.M. 26/06/2015, con un focus su semplificazione tecnica, coerenza normativa e integrazione delle FAQ ministeriali.
Le principali innovazioni riguardano:
Introduzione delle norme UNI/TS 11300-5 e 6 e UNI EN 15193 per l’illuminazione.
Obbligo di considerare i ponti termici nell’edificio di riferimento.
Nuove regole per la trasmittanza termica e parametro H’t.
Metodo Carnot per teleriscaldamento e cogenerazione.
Obblighi su automazione, benessere ambientale e sicurezza.
Requisiti per la predisposizione alla ricarica elettrica.
Obiettivi del decreto
Recezione di FAQ e normativa EPBD III (Direttiva 2018/844/UE).
Allineamento progressivo con la Direttiva Case Green (EPBD IV).
Correzione di criticità operative nelle verifiche su edifici esistenti.
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Cosa cambia nel calcolo dell’APE e della Legge 10?
Vengono modificati i parametri dell’edificio di riferimento: APE e relazioni tecniche saranno basati su criteri più realistici e differenziati.
Ponti termici: nuova definizione e impatto diretto sulla classe energetica
Dal 2025 i ponti termici sono obbligatori anche nell’edificio di riferimento, con valori predefiniti in funzione dell’intervento (nuova costruzione, demolizione-ricostruzione, ristrutturazione importante). Questo cambia le scale di valutazione APE: la stessa unità immobiliare può ottenere una classe diversa rispetto a oggi.
Impatto sulle verifiche Legge 10
Le verifiche si eseguono su un nuovo target di edificio, dotato di:
Trasmissioni limite aggiornate (Appendice A).
Lunghezze dei ponti termici coerenti con l’edificio reale.
Trasmittanza termica: nuove modalità di verifica
In caso di ristrutturazione di secondo livello, il valore limite di trasmittanza cambia e include i ponti termici.
Si introduce il concetto di trasmittanza in sezione corrente.
In caso di riqualificazione, si verifica la trasmittanza media senza ponti termici, semplificando il calcolo per i tecnici.
Come cambia il parametro H’t con il nuovo decreto?
Il parametro H’t resta obbligatorio in alcuni casi ma viene eliminato o semplificato per gli edifici con ampie superfici vetrate.
Il coefficiente H’t misura il livello medio di isolamento termico dell’involucro edilizio. Il nuovo decreto:
Elimina la verifica H’t per ristrutturazioni di secondo livello.
Rivede i limiti H’t per ristrutturazioni importanti di primo livello, in funzione della percentuale di involucro trasparente e della zona climatica.
Mantiene inalterata la verifica per nuove costruzioni e demolizioni-ricostruzioni.
Quali obblighi sono previsti per automazione, teleriscaldamento e ricarica elettrica?
Nuove disposizioni su sistemi smart, conversione energetica e predisposizione per EV: impatti concreti sui progetti di edifici non residenziali e residenziali.
Teleriscaldamento e metodo Carnot
Il metodo Carnot permette di calcolare il fattore di conversione dell’energia primaria tenendo conto del combustibile effettivamente utilizzato. Questo impatta:
Classificazione energetica degli edifici.
APE e verifiche di conformità per edifici allacciati a reti di teleriscaldamento cogenerativo.
Sistemi di automazione di classe B
Per edifici non residenziali con impianti > 290 kW:
Obbligo di installazione di sistemi di automazione classe B (UNI EN 15232).
Estensione dell’obbligo anche a ristrutturazioni di secondo livello e riqualificazioni.
Possibilità di deroga motivata tecnicamente o economicamente nella relazione tecnica.
Ricarica veicoli elettrici: obblighi per edifici nuovi e ristrutturati
Edifici non residenziali: obbligo di installare colonnine in base al numero di posti auto.
Edifici residenziali: obbligo di predisposizione impiantistica, non l’installazione.
FAQ – Domande frequenti sul Decreto Requisiti Minimi 2025
Quando entrerà in vigore il nuovo decreto?
Entrerà in vigore 180 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La bozza approvata il 30 luglio 2025 dalla Conferenza Unificata è ancora non ufficiale.
Gli edifici esistenti devono adeguarsi alle nuove regole?
Solo in caso di interventi significativi (ristrutturazioni importanti o riqualificazioni), con requisiti diversificati in base al livello di intervento.
Il nuovo calcolo dell’APE cambia la classe energetica?
Sì. L’introduzione dei ponti termici nell’edificio di riferimento può modificare la classe attribuita a parità di prestazione reale.
Le modifiche si applicano anche ai progetti già depositati?
No. I progetti depositati prima dell’entrata in vigore seguiranno la normativa vigente al momento della presentazione.
Quali sono i riferimenti normativi europei recepiti?
Il decreto recepisce:
Direttiva 2018/844/UE (EPBD III)
Prime indicazioni della Direttiva “Case Green” (EPBD IV)