Moduli Salva Casa 2025: obbligo per i Comuni, cosa cambia per professionisti
- Agefis
- 26 mag
- Tempo di lettura: 3 min

Dal 23 maggio 2025, tutti i Comuni italiani sono obbligati a utilizzare i nuovi moduli unificati per CILA, SCIA e permessi di costruire, come previsto dal Decreto Salva Casa. Tuttavia, permangono dubbi applicativi e ritardi in alcune Regioni che rischiano di rallentare le regolarizzazioni edilizie.
Cosa prevede il nuovo obbligo sui moduli edilizi Salva Casa 2025?
Dal 23 maggio 2025 i Comuni devono adottare e pubblicare i moduli unificati Salva Casa, indipendentemente dal recepimento regionale. Questi moduli sono obbligatori per CILA, SCIA, SCIA alternativa e permessi di costruire.
La riforma è stata introdotta per standardizzare la modulistica edilizia su tutto il territorio nazionale e garantire uniformità nelle pratiche. L’obbligo scatta anche in assenza di recepimento da parte delle Regioni: i Comuni devono pubblicare i modelli direttamente sui propri siti istituzionali. L’intento è evitare discrezionalità e garantire ai cittadini un accesso semplificato alle sanatorie e alle regolarizzazioni previste dal Decreto.
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Cosa succede se un Comune o una Regione non si adegua ai moduli Salva Casa?
In assenza di adeguamento, dal 23 giugno 2025 cittadini e imprese potranno comunque usare la modulistica nazionale. Lo prevede il Decreto Semplificazioni (DL 90/2014).
L’Accordo in Conferenza Unificata stabilisce chiaramente che l’adeguamento è vincolante per le amministrazioni comunali. Tuttavia, qualora Regioni e Comuni non si conformino entro il termine, il cittadino ha diritto a usare i moduli nazionali trascorsi 30 giorni dal 23 maggio, ossia dal 23 giugno 2025. In questo lasso di tempo, i professionisti dovranno monitorare attentamente la pubblicazione dei moduli nei Comuni di riferimento.
Come cambia l’iter per le sanatorie edilizie e lo stato legittimo degli immobili?
Il Decreto Salva Casa semplifica le regolarizzazioni per difformità parziali e tolleranze costruttive, ma resta ambigua la verifica dello “stato legittimo”.
L’elemento più delicato riguarda l’accertamento dello stato legittimo degli immobili, centrale per il rilascio dei titoli abilitativi in sanatoria. Secondo il MIT (Ministero delle Infrastrutture), i Comuni non devono riesaminare i titoli pregressi, mentre parte della giurisprudenza richiede il controllo integrale della legittimità urbanistica. L’ANCI, in assenza di chiarimenti normativi, consiglia per ora di attenersi all’interpretazione ministeriale più semplificata.
Differenze tra indicazioni MIT e orientamenti giurisprudenziali
MIT: verifica limitata allo stato attuale.
Giurisprudenza prevalente: controllo dell’intera catena documentale dei titoli edilizi precedenti.
Questa divergenza potrà generare approcci differenti tra Comuni, rendendo necessaria l’adozione di prassi condivise e chiarimenti ufficiali futuri.
I professionisti tecnici come devono gestire le pratiche Salva Casa?
I tecnici devono utilizzare i nuovi moduli e monitorare la pubblicazione nei Comuni, adattando la documentazione ai nuovi riquadri e alle nuove sezioni.
I nuovi moduli non sostituiscono solo i vecchi, ma li integrano con riferimenti puntuali alla normativa Salva Casa: sezioni specifiche per tolleranze esecutive, dichiarazioni di stato legittimo e casistiche di sanatoria semplificata. I tecnici dovranno aggiornare i propri modelli, software e flussi operativi.
Check-list operativa per i professionisti
Verificare la pubblicazione dei moduli sul sito comunale.
Preparare l’istanza usando il modulo unificato nazionale.
In assenza di moduli aggiornati, attendere fino al 23 giugno per procedere con il modello nazionale.
Allegare documentazione coerente con il nuovo quadro normativo.
Seguire l’interpretazione MIT sulla legittimità, salvo indicazioni contrarie dal Comune.
FAQ – Domande frequenti sui moduli Salva Casa
Quando sono obbligatori i nuovi moduli edilizi Salva Casa?
Dal 23 maggio 2025, obbligatori per tutti i Comuni, anche senza recepimento regionale.
Cosa succede se il mio Comune non pubblica i nuovi moduli?
Dal 23 giugno 2025 puoi comunque usare i moduli nazionali per presentare la tua pratica.
Devo verificare tutti i titoli edilizi precedenti per accertare lo stato legittimo?
Secondo il MIT no, ma alcuni Comuni potrebbero seguire un’interpretazione più rigorosa basata sulla giurisprudenza.
Posso usare ancora i vecchi moduli?
No, i vecchi moduli non sono più validi dopo il 23 maggio 2025.
I nuovi moduli sono uguali per tutta Italia?
Sì, salvo integrazioni regionali: il contenuto di base è standard e non modificabile dai Comuni.