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Riforma Testo Unico Edilizia 2025: cosa cambia per titoli abilitativi, rigenerazione urbana e silenzio-assenso

  • Immagine del redattore: Agefis
    Agefis
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min
vista esterna di una casa moderna

La riforma del Testo Unico Edilizia (TUE), attualmente all'esame della Camera, punta a semplificare le pratiche edilizie, aggiornare la normativa ai nuovi bisogni del territorio e rafforzare il ruolo di tecnici e Comuni. Le novità principali riguardano i titoli abilitativi, il silenzio-assenso, la rigenerazione urbana e la gestione delle difformità. Questo articolo esamina i punti chiave della riforma, con un focus su ciò che cambia davvero per i professionisti del settore.



Cosa prevede la riforma del Testo Unico Edilizia 2025?


La riforma prevede un riordino completo degli interventi edilizi e dei relativi titoli abilitativi, con l’obiettivo di semplificare le procedure e rafforzare la chiarezza normativa per operatori e tecnici. In discussione alla Commissione Ambiente della Camera, il disegno di legge delega per il nuovo TUE mira a rendere coerente la normativa con le riforme già avviate dal decreto “Salva Casa”. Il nuovo impianto normativo rivede i titoli edilizi (SCIA, CILA, Permesso di costruire), introduce semplificazioni procedurali e digitalizzazione, e rafforza l’efficacia dei meccanismi di risposta automatica (silenzio-assenso) in caso di inerzia della PA.


Principali obiettivi della riforma:

  • Riorganizzazione organica delle procedure edilizie.

  • Adeguamento delle competenze tra Stato e Regioni.

  • Maggiore chiarezza nella classificazione delle difformità sanabili.

  • Potenziamento dei processi di rigenerazione urbana.

  • Rafforzamento delle autocertificazioni e del ruolo dei tecnici.



Come cambiano i titoli abilitativi edilizi con la riforma?


La riforma introduce una nuova classificazione degli interventi edilizi, chiarendo meglio i confini tra ristrutturazione e rigenerazione urbana, e ridefinendo l’ambito di applicazione di SCIA, CILA e Permesso di Costruire. L’intento è superare ambiguità interpretative che in passato hanno causato blocchi dei cantieri, come nel caso di Milano. I titoli saranno armonizzati rispetto alle novità del decreto Salva Casa e aggiornati per ridurre il contenzioso e velocizzare le pratiche. Se vuoi capire nel dettaglio come la riforma ridefinisce i confini tra interventi sanabili e non sanabili, iscriviti al seminario online di Agefis "Le parziali difformità del Testo unico dell’edilizia post DL Salva Casa", pensato per aiutare i tecnici a interpretare correttamente le nuove disposizioni operative.


Obiettivo: coerenza normativa e riduzione del contenzioso


  • SCIA e CILA: chiarimento delle casistiche di applicazione.

  • Permesso di costruire: riservato agli interventi più impattanti, in particolare per la rigenerazione urbana.

  • Autorizzazioni: previste semplificazioni in aree vincolate o soggette a rischio sismico.


Maggiori responsabilità ai Comuni nelle sanatorie minori


I Comuni potranno classificare le difformità sanabili in autonomia, con maggiore chiarezza per professionisti e cittadini. Ciò dovrebbe snellire le pratiche di regolarizzazione anche per immobili in aree vincolate.



Cosa significa il nuovo silenzio-assenso edilizio?


Il principio del silenzio-assenso verrà esteso per le pratiche edilizie non evase entro i termini previsti, favorendo tempi certi e maggiore efficienza. Il meccanismo si attiva quando l’amministrazione pubblica non fornisce risposta nei tempi stabiliti dalla legge. In questi casi, la richiesta del cittadino o del tecnico si considera automaticamente accolta.


Collegamento alla legge 241/1990 sulla PA


Il principio si basa sull’articolo 20 della legge 241/1990, che verrà rafforzato nel nuovo TUE.


Vantaggi per i professionisti:


  • Riduzione dell'incertezza procedurale.

  • Tempistiche chiare per ogni pratica.

  • Maggiore tutela in caso di inerzia amministrativa.


Queste nuove dinamiche procedurali saranno trattate con casi concreti nel seminario Agefis sulle parziali difformità, un appuntamento formativo di 2 ore essenziale per professionisti tecnici che vogliono restare aggiornati e preparati.



Quali sono le novità sulla rigenerazione urbana e il ruolo dei tecnici?


La riforma assegna priorità alla rigenerazione urbana, prevedendo semplificazioni e incentivi, e amplia l’utilizzo delle autocertificazioni e asseverazioni da parte dei tecnici. Si prevede una sezione dedicata alla rigenerazione urbana con strumenti operativi, a sostegno concreto dei progetti di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione del tessuto urbano esistente.


Tecnici protagonisti della nuova edilizia


Il nuovo testo riconosce un ruolo chiave ai tecnici nella:

  • Certificazione dello stato legittimo dell’immobile.

  • Asseverazione dei progetti.

  • Interazione diretta con la pubblica amministrazione.


Nuove opportunità per architetti, ingegneri e geometri


Maggiore autonomia e responsabilità significano anche più opportunità per i liberi professionisti, che potranno offrire servizi a valore aggiunto nel contesto delle nuove regole edilizie.



Conclusione


La riforma del Testo Unico Edilizia 2025 rappresenta un passaggio cruciale per l’intero settore edilizio italiano. Puntando su semplificazione, chiarezza normativa e valorizzazione del ruolo dei professionisti tecnici, il nuovo TUE mira a rendere più efficiente e sostenibile il governo del territorio. Se applicato coerentemente, potrà contribuire a superare le criticità storiche del comparto e accelerare i processi di rigenerazione urbana.



Cosa puoi fare ora


Approfondisci le novità sulle parziali difformità edilizie con un seminario online dedicato

Il webinar di Agefis di 2 ore, pensato per tecnici e professionisti del settore, analizza le nuove disposizioni normative e operative: dalla definizione residuale delle difformità edilizie, al regime sanzionatorio, fino alle regolarizzazioni tramite SCIA, agibilità sanante e la nuova sanatoria introdotta dall’art. 36-bis.




FAQ – Domande frequenti sulla riforma del Testo Unico Edilizia


Cos'è il nuovo Testo Unico Edilizia 2025?

È una riforma normativa che riordina l’intera materia edilizia in Italia, con l’obiettivo di semplificare le procedure, ridurre i tempi e aumentare la certezza del diritto per cittadini e professionisti.


Quali sono i principali cambiamenti per i titoli edilizi?

CILA, SCIA e Permesso di Costruire saranno ridefiniti in modo più chiaro, con confini precisi tra interventi ordinari e rigenerazione urbana.


Il silenzio-assenso si applicherà a tutte le pratiche edilizie?

Sarà applicato nei casi previsti dalla legge, in particolare quando la PA non rispetta i termini. L’obiettivo è ridurre l’inerzia burocratica.


I Comuni avranno nuovi poteri?

Sì, i Comuni potranno definire e classificare le difformità urbanistiche, semplificando l’iter per le sanatorie minori, anche in aree vincolate.


Che ruolo avranno i tecnici nella nuova normativa?

Un ruolo centrale: potranno autocertificare, asseverare e gestire pratiche edilizie con maggiore autonomia, diventando interlocutori chiave tra cittadino e pubblica amministrazione.


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